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Piano di emergenza e di evacuazione per le aziende

Molte aziende dovrebbero implementare la documentazione per il PEE (piano di emergenza ed evacuazione) ma non sanno neppure di cosa si tratti, cerchiamo dunque di fare chiarezza in merito.

Il piano di emergenza ed evacuazione è un documento determinante per gestire nel modo più efficiente e corretto le situazioni di rischio che potrebbero verificarsi durante il lavoro.

Il documento si occupa di dare le direttive al lavoratore così che sia già preparato a mettere in atto le procedure previste per ridurre al minimo i rischi in caso di situazioni di emergenza

Cos’è il Piano di emergenza ed evacuazione

Entriamo ora maggiormente nel dettaglio di cosa sia il documento da redigere.

Si tratta di un elaborato che include tutte le informazioni e le procedure necessarie. Informazioni che i lavoratori devono conoscere per fronteggiare le situazioni di rischio durante il verificarsi di una emergenza. I dipendenti hanno, in questo modo, la possibilità di abbandonare il luogo di lavoro o di ridurre al minimo i rischi per sé e per gli altri.

I casi di emergenza presi in considerazione posso essere di diversa natura, prevedibili  e non, come incendi, crolli, allagamenti, fughe di gas, avarie, calamità naturali, eventi accidentali, ecc…

Il piano di emergenza ed evacuazione deve essere presente sul luogo lavorativo con modalità specifiche indicate dal D.Lgs. 81/08 (articolo 43) e dal DM 10 marzo 1998 (articolo 5).

Chi ha obbligo di redigere il documento completo?

La legge è chiara, tutte le attività con almeno 10 dipendenti, le attività soggette a verifiche di vigili del fuoco il cui elenco è normato dal DPR 151/2011.

Per le aziende con meno di 10 dipendenti, è data, invece, facoltà di redigere un Piano di Emergenza semplificato.

Quindi il Documento di Valutazione dei Rischi individua i fattori di rischio e le misure di prevenzione e protezione da adottare sul posto di lavoro. Il piano di emergenza ed evacuazione entra nel pratico delle misure da attuarsi per la gestione corretta delle situazioni critiche.

La redazione del piano di evacuazione ed emergenza comporta anche degli obblighi collaterali.

Ad esempio quello di effettuare con una cadenza minima annuale, prove di evacuazione il cui coordinamento spetterà agli addetti alle emergenze incaricati. A queste prove dovranno partecipare tutti i lavori così da poter garantire il massimo realismo possibile e da aver la miglior certezza che tutti siano a conoscenza delle procedure previste. che in tal modo non resteranno solo su carta.

A seguito di ognuna di queste prove bisognerà verbalizzare lo svolgimento della stessa.

Quali figure identifica il Piano di emergenza ed evacuazione?

Il Piano, redatto dal Datore di Lavoro insieme al proprio RSPP e con gli incaricati al primo soccorso e prevenzione incendi, dovrà identificare con precisione le figure competenti alla gestione e attuazione delle procedure.

Per la criticità e rilevanza per la sicurezza di queste figure è importante che le stesse abbiano degli specifici requisiti, sangue freddo e predisposizione all’azione. I responsabili non devono bloccarsi in momenti di pericolo e hanno il dovere di gestire in modo lucido le situazione di criticità, per se e per i proprio colleghi.

Tutte queste informazioni dovranno essere inserite in uno schema di flusso dove i soggetti in questione abbiano chiaramente indicate le responsabilità e le attività da svolgere così da gestire le emergenze in modo più semplice e rapido.

Quali sono le responsabilità del datore di lavoro?

In termini generali l’art. 43 sopra citato prevede per il Datore di Lavoro il dovere di organizzare i rapporti con servizi pubblici per primo soccorso antincendio e gestione delle emergenze.

Un altro compito è di informare adeguatamente i lavoratori su misure e comportamenti da tenere, di programmare interventi e adottare le misure necessarie affinché i lavoratori possano gestire le situazioni di pericolo in modo efficace e senza rischi.

Oltre questi obblighi per la determinazione dei riferimenti interni all’azienda per le emergenze il datore di lavoro deve tenere conto dei rischi specifici della propria attività. I lavoratori scelti non possono rifiutare la designazione salvo giustificato motivo.

Il datore di lavoro deve fornire questi lavoratori di tutti i mezzi e le competenze per assolvere ai loro compiti legati alla sicurezza.

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