Flessione delle denunce complessive. Le ultime due vittime ieri, a Padova e a Gela. Nei giorni scorsi l'Istituto aveva segnalato l'abuso dei voucher utilizzati per coprire incidenti professionali e nascondere il lavoro in nero.

Aumentati del 16 per cento nel 2015 gli infortuni mortali sul lavoro: 1172, a fronte dei 1009 del 2014. Ma nel primo trimestre del 2016 le morti bianche registrano una flessione: 176, con una riduzione del 14,6% rispetto ai primi tre mesi 2015 (l’aumento delle morti bianche interesserebbe soltanto Veneto, Toscana e Campania). La conferma arriva dalle rilevazioni "Open data Inail". Le statistiche del 2015 sugli incidenti lavorativi (quelli mortali hanno ancora carattere provvisorio, precisa l'Inail, essendo oggetto di istruttorie giudiziarie) sono state rese pubbliche, come da tradizione, alla vigilia del 1° maggio, Festa del Lavoro.

Nei giorni scorsi l'Inail aveva lanciato l'allarme sull'abuso dei voucher, utilizzati per coprire l’infortunio e nascondere il lavoro in nero. Mentre venerdì 29 aprile il Cdm ha approvato lo Statuto dell'Ispettorato del lavoro.

Denunce complessive in calo. Calano invece le denunce complessive: nel 2015 sono state 632.665, il 3,9% in meno rispetto alle 658.514 dell’anno precedente. Nel primo trimestre 2016 le denunce di infortunio complessive sono state 152.573, con una riduzione dello 0,8 % rispetto al periodo gennaio-marzo 2015.
I dati sono in linea col costante andamento positivo registrato nel Paese negli ultimi anni che, nel solo quinquennio 2010-2014, ha visto una contrazione complessiva delle denunce pari al 23,9%.

La corona di Mattarella alle Vittime del Lavoro. ll presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 1 maggio ha deposto in piazzale Giulio Pastore, presso la sede dell'Inail, una corona sul monumento dedicato alle Vittime del Lavoro.

l picco di morti bianche 2015. Secondo l'Inail, l'incremento 2015 di infortuni mortali è "un dato preoccupante, che interrompe un andamento positivo, che, nel periodo di riferimento 2010-2014, aveva registrato una flessione del 24,21%".

Infortuni, settori a rischio 2016. Secondo i dati Inail, i settori di attività economica che hanno mostrato un più spiccato andamento in controtendenza nei primi tre mesi di quest'anno sono: Riparazione, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+ 22,3 %), Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+ 14,7%), Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+ 13,3%), Servizi di informazione e comunicazione (+ 12,9%), Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+11,5%).

Crescono le malattie professionali. Nel periodo gennaio-marzo 2016 sono state 15.871 le denunce di malattia professionale, con un aumento (+4,6%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2015. La distinzione per genere conferma l’andamento crescente per maschi (+6,2%) e femmine (+0,5%).

La posizione Inail. "L’Inail - fa sapere in una nota - ribadisce il proprio impegno per l’efficace tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e per la diffusione e promozione della cultura della prevenzione. Solo in termini di risorse economiche dedicate ai finanziamenti per il miglioramento degli ambienti di lavoro, l’Inail ha investito più di un miliardo e 300 milioni negli ultimi cinque anni. Il sistema di finanziamenti prosegue nel 2016, anche con iniziative speciali per settori a maggior rischio. A cominciare dalla bonifica dell’amianto, inserita nel bando Isi di dicembre 2015, cui sono stati destinati 83 milioni di euro. All’innovazione tecnologica in agricoltura sarà dedicato, invece, entro l’anno un bando di finanziamento per 45 milioni di euro (35 milioni nel 2017).

Il commento di Marco Bazzoni. Marco Bazzoni, rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (Rls) Fiom Cgil, monitora da anni il fenomeno degli infortuni sul lavoro. "Se sono aumentati gli infortuni mortali sul lavoro - commenta - sono aumentate anche le ore lavorate. La Toscana, ad esempio, è una delle Regioni con il più alto numero di morti sul lavoro (109 nel 2015). La mia impressione è che le regioni non investono più in sicurezza o molto poco. Basti pensare che la Regione Toscana era un modello per l'Italia e ora è ai primi posti per infortuni mortali. Anche l'Inail fa meno prevenzione e ricerca di quanto potrebbe, se si pensa che ha assorbito il personale di Ispesl".
 
Gli ultimi infortuni mortali. Due gli incidenti mortali sul lavoro ieri, 29 aprile. Un operaio di 66 anni è morto nel pomeriggio in un incidente sul lavoro in un'azienda di Pieve di Curtarolo (Padova). L'uomo è rimasto schiacciato da un carico di ferro. A Gela è morto l'operaio Gaetano Accardi, 58 anni, di Riesi, rimasto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella serata di ieri nella zona balneare di contrada "Manfria". L'uomo è stato travolto dalla ruspa manovrata da un suo collega.

Cdm, approvato lo statuto dell'Ispettorato del lavoro. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ha approvato ieri in esame definitivo il decreto del Presidente della Repubblica per l'approvazione dello statuto dell'Ispettorato del lavoro. È istituita una agenzia unica delle ispezioni del lavoro, denominata "Ispettorato nazionale del lavoro", con il compito di razionalizzare e semplificare l'attività ispettiva. E la funzione di coordinare, sulla base di direttive emanate dal ministro del Lavoro, la vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria. Dovrà svolgere le attività ispettive già esercitate dal ministero, dall'Inps e dall'Inail.

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