Ecomondo 2016 - Rimini, da martedì 8 a venerdì 11 novembre 2016: la vetrina più completa nell'area euro mediterranea sulle soluzioni tecnologiche più avanzate e sostenibili per la corretta gestione e valorizzazione del rifiuto in tutte le sue tipologie; la gestione e la valorizzazione dell'acqua, delle acque reflue e dei siti e comparti marini inquinati; l'efficienza nell'uso e nella trasformazione delle materie prime e seconde e l'utilizzo di materie prime rinnovabili.
La piattaforma tecnologica per la Green e Circular Economy nell´area Euro-Mediterranea:
- È il luogo ideale dove connettersi con gli operatori dell´industria della Green economy e dell´economia circolare, chiudere accordi commerciali, generare valore e acquisire clienti.
- È la vetrina più completa nell´area euro mediterranea sulle soluzioni tecnologiche più avanzate e sostenibili per la corretta gestione e valorizzazione del rifiuto in tutte le sue tipologie; la gestione e la valorizzazione dell´acqua, delle acque reflue e dei siti e comparti marini inquinati; l´ efficienza nell´uso e nella trasformazione delle materie prime e seconde e l´utilizzo di materie prime rinnovabili.
- È il luogo dove le imprese incontrano i loro competitor in mercati complementari, unitamente ai principali referenti della ricerca pubblica Europea e del Mediterraneo, con i quali avviare partenariati nazionali e internazionali per l'implementazione di una knowledge-based Green and Circular Economy
- È il posto giusto dove informarsi su come accedere ai fondi nazionali ed Europei.
Ecomondo indirizza le aziende a perseguire gli obiettivi dettati dal 7° programma generale di azione europea:
- Portare, entro il 2030, al 70% il riciclaggio carta, plastica, metalli e vetro presenti nei RSU;
- Portare, tra il 2025 e il 2030, all´80% il riciclaggio complessivo degli imballaggi;
- Portare, entro il 2030, il conferimento totale in discarica al 5%;
- Vietare il trattamento termico del materiale riciclabile;
- Escludere la pratica della colmatazione da quelle di riciclaggio di inerti.
Le vie dello sviluppo attravesto la Green Economy
La Green Economy può rappresentare un'opportunità per fronteggiare la recessione economica, fare innovazione e quindi avviare una nuova fase di sviluppo industriale sostenibile e competitivo in Italia ed in Europa.
Ecomondo attraverso le sue numerose conferenze tematiche porta la ricerca e l'innovazione nazionale ed europea all'attenzione delle aziende, favorendo l'aggregazione pubblico-provato necessaria per la loro implementazione.
L'ambito richiede infatti ricerca industriale, una maggiore cooperazione fra pubblico e privato, finanziamenti, nuovi standard di qualità e una maggiore e migliore comunicazione.
Vengono richiesti maggiore risparmio e maggiore efficienza nell'uso di materie prime, un uso sempre maggiore di materie prime rinnovabili, materie seconde o rifiuti, e, allo stesso tempo, l'adozione di processi e di sistemi produttivi più efficienti e sostenibili e la progettazione e produzione di prodotti riciclabili, più biocompatibili e/o biodegradabili degli attuali.
L'adozione di biomasse prime e seconde e di rifiuti organici quali materie prime alternative alle risorse fossili unitamente a processi di trasformazione più specifici e sostenibili sono alla base della biobased economy europea, pilastro centrale della bioeconomia europea che registra un turnover di oltre 2.000 miliardi di annui e oltre 21.5 milioni di posti di lavoro.
La valorizzazione dei rifiuti delle filiere dell'edilizia, della ceramica, della chimica, del metallurgico, dell'acciaio, etc., è un'opportunità di innovazione e di sviluppo per una filiera complessiva europea di 450.000 imprese, 6.8 milioni di posti di lavoro e di 1.600 miliardi di di fatturato. Queste nuove frontiere richiedono ricerca ed innovazione, una forte aggregazione fra l'università/ricerca pubblica e l'industria e maggiore "simbiosi industriale" che diano vita a nuove value chain.