“La fortuna non è un dispositivo di sicurezza” è lo slogan della 65° Giornata nazionale per le vittime civili degli incidenti sul lavoro celebrata domenica 11 ottobre dalla sezione territoriale dell'ANMIL (Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro) presso la Fondazione LEM: l'iniziativa era stata preceduta dalla messa commemorativa celebrata in cattedrale dal vescovo, monsignor Simone Giusti, e dalla deposizione di una corona alla stele che ricorda le vittime del Moby Prince: nel suo intervento, a tratti accorato, il presidente territoriale ANMIL, Stefano Di Bartomeo, è appunto partito da quella tragedia in cui quasi la metà di quanti vi persero la vita erano lavoratori marittimi, così come il pensiero è andato al tragico incidente verificatosi poche settimane fa a bordo della nave Urania mentre era nel bacino galleggiante.

I numeri degli infortuni sul lavoro parlano di una diminuzione del 4,14% su base nazionale e dello 0,73% in Toscana (a Livorno -2,40%) nel periodo gennaio-agosto 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014. Gli infortuni mortali (rispetto a gennaio-agosto 2014) fanno invece un balzo del 15,33% su base nazionale (752 in termini assoluti di cui 76 in Toscana e 7 a Livorno). Ai dati sin qui riportati andrebbero però aggiunti anche i cosiddetti “infortuni in itinere” ovvero gli incidenti stradali capitati nel trasferimento verso il posto di lavoro. Le malattie professionali denunciate nello stesso periodo registrano un incremento (+2,50%) su base nazionale, una flessione in Toscana (-2,92%) ed un lieve aumento a Livorno (+0,60%).

L'incontro ha visto gli interventi del senatore Marco Filippi, del viceprefetto vicario Anna Mitrano, dell'assessore Francesca Martini, della direttrice INAIL Barbara Bonvini, del questore Orazio D'Anna, del dirigente Ufficio Scolastico Provinciale Luigi Sebastiani, del presidente della Provincia Alessandro Franchi, di rappresentati sindacali e del sottosegretario all'ambiente Silvia Velo che ha ricordato come fra le priorità del Governo vi sia la riduzione degli infortuni sul lavoro e che nella prossima legge di stabilità saranno previsti sostegni alle famiglie degli infortunati sul lavoro e norme contro il caporalato.

Una delle questioni sul tappeto, divenuta oggetto di una petizione popolare avviata dall'ANMIL, è stata, fra l'altro, la richiesta di escludere la rendita INAIL dal computo del nuovo ISEE. Sono state inoltre esaminati i
temi della forte disoccupazione, soprattutto giovanile, presente in Italia e le attuali problematiche dell'occupazione, anche alla luce del Jobs Act, le difficoltà di ricollocazione dei lavoratori infortunati e la cultura della sicurezza sul lavoro che deve iniziare sino dai banchi di scuola.

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