Il 35% di tutte le emissioni di anidride carbonica e metano dal 1965 al 2017 è stato prodotto da 20 colossi del settore petrolchimico. In testa Saudi Armaco (il 4,38% del totale), la multinazionale statunitense Chevron (il 3,2% del totale) e la russa Gazprom (3,19%). Lo rivela un’indagine del Climate accountability institute rilanciata dal Guardian.
Oltre un terzo delle emissioni di anidride carbonica e metano, i cosiddetti gas serra, è stata prodotta da appena 20 colossi internazionali dell’oil&gas. Nel complesso si parla di 480 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (una misura che indica l’impatto di gas serra diversi), pari al 35% di tutte le emissioni da combustili fossili e cemento prodotte su scala globale dal 1965 al 2017. Sul “podio” svettano la compagnia nazionale saudita Saudi Aramco (il 4,38% del totale), la multinazionale statunitense Chevron (il 3,2% del totale) e la russa Gazprom (3,19%), responsabili da sole di più di un decimo delle emissioni generate su scala internazionale negli ultimi 50 anni circa.
I dati emergono da un report pubblicato dal Climate accountability institute, un istituto di ricerca, e rilanciato dal quotidiano inglese Guardian. «Basandoci sulla teoria che i produttori di combustili fossili hanno una responsabilità per gli effetti negativi dei loro prodotti - si legge nel report - Abbiamo determinato in che misura i combustili fossili delle singole aziende abbiano contribuito all’aumento delle emissioni».
Le 20 aziende che producono più emissioni
MtCO2e | In % sul totale globale | |
Saudi Aramco, Arabia Saudita | 59.262 | 4,38 |
Chevron, Usa | 43.345 | 3,20 |
Gazprom, Russia | 43.230 | 3,19 |
ExxonMobil, Usa | 41.904 | 3,09 |
National Iranian Oil Co. | 35.658 | 2,63 |
Bp, Regno Unito | 34.015 | 2,51 |
Royal Dutsch Shell, Paesi Bassi | 31.948 | 2,36 |
Coal India, India | 23.124 | 1,71 |
Pemex, Messico | 22.645 | 1,67 |
Petroleos de Venezuela (PDVSA) | 15.745 | 1,16 |
PetroChina/ China Natl Petroleum | 15.632 | 1,15 |
Peabody Energy, Usa | 15.385 | 1,14 |
ConocoPhillips, Usa | 15.229 | 1,12 |
Abu Dhabi, Emirati Arabi | 13.840 | 1,01 |
Kuwait Petroleum Corp., Kuwait | 13.479 | 1,00 |
Iraq National Oil Co.,Iraq | 12.596 | 0,93 |
Total Sa, Francia | 12.352 | 0,91 |
Sonatrach, Algeria | 12.302 | 0,91 |
Bhp Billiton, Australia | 9.802 | 0,72 |
Petrobas, Brasile | 8.676 | 0,64 |
Top 20 | 480.168 | 35,45 |
Emissioni globali | 1.354.388 | 100 |
Fonte: Climate Accountability Institute |
Quei miliardi tonnellate di CO2 e metano emessi in 50 anni.
I 480 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente attribuite alle 20 aziende in classifica, di cui 12 a controllo statale, incidono sul totale di 1.354 tonnellate prodotte nel periodo sotto esame (1965-2017) dalle stesse fonti. L’intera serie storica analizzata dall’istituto rivela che un totale 103 realtà aziendali ha prodotto il 69,8% di tutte le emissioni registrate dal 1751, con un’incidenza sul 30% netto delle emissioni solo da parte delle 20 società in cima al ranking. «Metà di tutte le emisisoni da combustibili fossili e cemento dal 1751 ad oggi - si legge nel report - sono state prodotte dal 1990 ad oggi. Queste aziende hanno significative responsabilità morali, finanziarie e legali sulla crisi climatica». Oltre alla triade Saudi Aramco, Chevron e Gazprom, la classifica include nomi come ExxonMobile (3,09%), National iranian oil (2,63%), Bp (2,51%) e Royal Dutch Shell (2,36%).
Fonte: Il Sole 24 Ore