Cosa si intende per primo soccorso in ambito aziendale? Quali sono le procedure obbligatorie per le situazioni di emergenza? Scopriamo quali sono i punti fondamentali che regolano questa delicata attività, con l’aiuto di esperti del settore.
Come è organizzato il primo soccorso in azienda?
Innanzitutto facciamo attenzione a distinguere il primo soccorso, che è un insieme di interventi messi in atto per fronteggiare una emergenza sanitaria in attesa dell’arrivo dei sanitari, dal pronto soccorso che viene effettuato da medici professionisti.
L’articolo 45 del D.lgs 81/2008 (il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) prevede che il datore di lavoro, tenendo conto della natura e della dimensione della attività produttiva e con la collaborazione del medico competente, prenda i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e assistenza medica d’emergenza.
La norma prevede quindi che si organizzi nominando gli addetti alla squadra di emergenza e fornendo a tutti i lavoratori le informazioni adeguate sulle procedure di soccorso e sui lavoratori incaricati.
La nomina degli addetti
Il datore di lavoro nomina gli addetti al primo soccorso, questa nomina non può essere rifiutata se non per un giustificato motivo.
E’ una figura obbligatoria per tutte quelle aziende con almeno un lavoratore “subordinato”.
Il numero dei designati come addetti viene individuato tenendo conto delle dimensioni dell’azienda e dei rischi specifici a cui possono essere sottoposti i lavoratori. Questo numero dovrà essere adeguato a garantire la copertura continua del servizio durante tutto l’orario di lavoro.
Informare i lavoratori
Tutti i lavoratori impiegati dovranno essere informati sul piano di primo soccorso e sulle procedure da adottare in caso di emergenza.
A tal fine dovrà promuovere la comunicazione tramite incontri con i lavoratori o comunicazione cartacea o digitale. Dovrà anche segnalare i nominativi degli addetti al primo soccorso, fornendo anche numeri di telefono e ubicazione oltre a fornire indicazioni sulla presenza delle attrezzature presenti in azienda.
Quali attrezzature devono essere presenti?
I requisiti minimi delle attrezzature di soccorso sul luogo di lavoro sono individuati dal Decreto Ministeriale 388/2003 che obbliga le aziende, a seconda del livello di rischio, ad avere almeno una cassetta di primo soccorso o un pacchetto di medicazione.
La cassetta dovrà contenere tutto l’occorrente previsto dal DM 388/2003 e sarà custodita in un luogo facilmente accessibile e adeguatamente segnalata.
Il pacchetto dovrà essere presente in ciascuno degli ambienti di lavoro, anche in questo caso dovrà essere facilmente individuabile e corredato della dotazione minima a norma di legge.
Il luogo di lavoro dovrà anche essere dotato di un mezzo di comunicazione adatto ad attivare tempestivamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Tra le misure di emergenza è previsto anche l’utilizzo del Defibrillatore Semiautomatico Esterno (DAE), un valore aggiunto per la sicurezza sul lavoro, uno strumento che permette di salvare la vita a persone colpite da arresto cardiaco.
Cosa fanno gli addetti al primo soccorso?
Il primo soccorso in azienda ha lo scopo di contrastare tempestivamente una emergenza sul posto di lavoro, la sua corretta messa in atto può salvare vite umane.
Il compito principale degli addetti alla squadra emergenza è quello di garantire la sicurezza sul lavoro. Dovranno intervenire qualora si verifichino incidenti o emergenze a causa di infortuni. Per questo motivo dovranno aver frequentato gli appositi corsi di primo soccorso per lavoratori.
L’addetto, oltre a conoscere i rischi specifici e le malattie professionali del proprio luogo di lavoro, dovrà essere in grado di riconoscere un’emergenza sanitaria e prevenire danni e traumi accertando le condizioni dell’infortunato.
Dovrà comunicare con i sanitari che interverranno e fornire loro tutti gli elementi per valutare la gravità dell’infortunio, quindi assistere il collega fino al loro arrivo.
L’addetto al primo soccorso agisce in stato di necessità, per questo motivo il suo ruolo è esente da responsabilità legali. L’unico motivo di contesa può sorgere in caso di omissione di soccorso o abuso di professione.
Corsi di formazione per primo soccorso
Gli addetti designati alle attività di primo soccorso dovranno, a norma di legge, ricevere una formazione specifica in materia. Questa verrà fornita tramite un corso sia teorico che pratico sulle misure di primo intervento.
Le modalità dei corsi sono stabilite nel DM 388/2003; la formazione sarà svolta da personale medico e la durata varierà in base alla classificazione dell’attività lavorativa.
Le attività vengono suddivise in tre gruppi:
- Gruppo A: composto da aziende con oltre cinque lavoratori, riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro. Anche le aziende agricole con oltre 5 lavoratori a tempo indeterminato rientrano in questa categoria.
- Gruppo B: le aziende con almeno tre lavoratori che non fanno parte del Gruppo A.
- Gruppo C: le aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel Gruppo A.
Il corso di formazione per il primo soccorso deve essere svolto obbligatoriamente in presenza, in quanto comprende anche tutta una serie di prove pratiche. I vari corsi avranno differenti durate e si concentreranno su uno specifico tipo di attrezzatura:
- Corso Gruppo A – durata: 16 ore, aggiornamento: 6 ore da effettuare ogni 3 anni, attrezzatura: cassetta di primo soccorso;
- Corso Gruppo B – durata: 12 ore, aggiornamento: 4 ore da effettuare ogni 3 anni, attrezzatura: cassetta di primo soccorso;
- Corso Gruppo C – durata: 12 ore, aggiornamento: 4 ore d a effettuare ogni 3 anni, attrezzatura: pacchetto di medicazione;
Alla fine del corso è prevista una verifica per il rilascio dell’attestato di frequenza. La durata dell’attestato sarà di tre anni, quindi occorrerà frequentare un corso di aggiornamento.