Corso Aggiornamento Primo Soccorso - inserita nuova data - 25 ottobre 2023.
Nel calendario dei Corsi di Formazione di Gruppo Errepi Srl è stata inserita una nuova data aggiuntiva per un Corso di Aggiornamento di Primo Soccorso il 25 ottobre 2023.
- Primo Soccorso (aggiornamento): 25 ottobre IN PRESENZA a Lissone, via Dante Alighieri 10
Ci sono ancora posti liberi, contattateci senza impegno per maggiori info.
Fonte: Gruppo Errepi Srl
Corso Primo Soccorso e Corso RSPP/ASPP: inserite due nuove date aggiuntive nel calendario dei Corsi di Formazione di Gruppo Errepi Srl per coloro che fossero interessati:
- Primo Soccorso (12/16 ore): nei gg 17 e 18/07/2023 IN PRESENZA a Lissone, via Dante Alighieri 10
- Corso per ASPP e RSPP Mod B Comune da 48 ore: in videoconferenza nei gg 26-29-30/06 e 06-07-10/07/2023
Per ricevere INFO senza impegno chiamare lo 039-2456781
Con la pubblicazione del decreto direttoriale n. 72 del 16 settembre 2022, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (di concerto con i Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico) ha adottato il 33° elenco dei soggetti abilitati all’effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro, di cui all’Allegato VII del decreto legislativo n. 81/2008, che va a sostituire integralmente il precedente.
Le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro sono finalizzate ad accertare la conformità alle modalità di installazione previste dal fabbricante nelle istruzioni d’uso, lo stato di manutenzione e conservazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante e specifiche dell’attrezzatura di lavoro e l’efficienza dei dispositivi di sicurezza.
Il provvedimento è composto dai seguenti 3 articoli:
- rinnovo delle iscrizioni nell’elenco dei soggetti abilitati;
- elenco dei soggetti abilitati;
- obblighi dei soggetti abilitati.
Parte integrante del decreto è l’elenco aggiornato al 2022.
Gli obblighi previsti dal Testo Unico sulla sicurezza
L’art. 71, comma 11, del dlgs n. 81/2008 impone ai datori di sottoporre le attrezzature di lavoro, riportate nell’allegato VII del decreto, a verifiche periodiche da parte di soggetti pubblici o privati abilitati. Ricordiamo che l’Inail è titolare della prima verifica periodica dopo la messa in servizio di attrezzature e impianti e può intervenire entro 45 giorni dalla richiesta del datore di lavoro.
Per ogni attrezzatura vanno accertati la sicurezza di funzionamento e il corretto utilizzo per l’incolumità dei lavoratori e la salvaguardia dell’ambiente.
Le modalità di verifica sulle attrezzature e i criteri per l’abilitazione dei relativi soggetti verificatori sono stati definiti successivamente dal dm 11 aprile 2011, in vigore dal 23 maggio 2012.
L’art. 87 del dlgs 81/2008 prevede una serie di sanzioni a carico del datore di lavoro in caso di mancata verifica delle attrezzature: un’ammenda che va da 500 a 6.400 euro o l’arresto da 2 a 4 mesi a seconda dei casi.
Per evitare queste conseguenze ti consiglio il software per la sicurezza nei luoghi di lavoro che ti consente di avere tutte le informazioni per adempiere all’obbligo ed eseguire la verifica delle attrezzature di lavoro attraverso uno specifico archivio contenente tutte le prescrizioni per il rispetto dei requisiti di sicurezza.
Per maggiori chiarimenti vedi articolo precedente: Art. 71 dlgs 81/08: verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro.
Gli obblighi per i soggetti abilitati
Ricordiamo, inoltre, quali sono gli obblighi a cura dei soggetti abilitati alle verifiche:
- rispettare i termini di cui all’articolo 2, comma 1 del dm 11 aprile 2011;
- riportare in un apposito registro informatizzato copia dei verbali delle verifiche effettuate, i dati e le informazioni di cui al punto 4.2 dell’Allegato III al D.I. 11.4.2011. Il registro informatizzato deve essere trasmesso per via telematica, con cadenza trimestrale, al soggetto titolare della funzione;
- conservare per un periodo non inferiore a dieci anni tutti gli atti documentali relativi all’attività di verifica;
- comunicare preventivamente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali qualsiasi variazione nello stato di fatto o di diritto dei soggetti abilitati.
Entro il periodo di validità quinquennale dell’iscrizione nell’elenco dei soggetti abilitati, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali può procedere al controllo della permanenza dei presupposti di base dell’idoneità dei soggetti abilitati.
Per leggere il nuovo decreto direttoriale, clicca il seguente link:
SCARICA DECRETO DIRETTORIALE 16 SETTEMBRE 2022, N. 72 (33° ELENCO)
Fonte: BibLus.net
È successo alle 10 di mercoledì al Golf Club Mirasole. Sono precipitati da un'altezza di 20 metri. Un terzo lavoratore è in gravi condizioni ed è stato trasportato in elicottero al Niguarda di Milano.
Sul posto sono intervenuti diversi mezzi dei vigili del fuoco, i soccorsi del 118 con tre ambulanze, un’automedica, l’elicottero e la polizia locale con la Procura della Repubblica.
Sono ancora da accertare la causa della caduta della piattaforma. Le vittime ed il terzo operaio ferito stavano lavorando alla potatura di piante ad alto fusto. Proprio per questo motivo si trovavano sopra una piattaforma aerea a un'altezza stimata di 20 metri da terra, in un cestello sostenuto da un braccio meccanico, che per motivi ancora da verificare si è schiantato al suolo. Non sappiamo con certezza cosa sia successo, lo chiariranno le indagini. Non è ancora stabilito se tutti e tre fossero sul cestello. Sicuramente due sì, l’altro è da chiarire se è stato travolto o era anche lui sopra. L'incidente, hanno spiegato i vigili del fuoco, è avvenuto all'interno del golf club 'Le Rovedine' poco prima delle ore 10. I pompieri hanno dovuto disincastrare il ferito dai resti della piattaforma. Poi il 118 lo ha trasportato in codice rosso all'ospedale milanese di Niguarda. Per gli altri due invece non c'è stato niente da fare.
Giuliano Santagata, funzionario dei vigili del fuoco presente sulla scena dell’incidente. Gli operai erano al lavoro per potare un albero che negli ultimi due anni aveva creato problemi alla vicina scuola elementare Fratelli Cervi, che insieme alla scuola americana di Milano, confina con il centro di manutenzione del golf club. «Un paio di volte negli ultimi due anni erano caduti dei rami, per fortuna senza feriti. Per questo il golf club aveva incaricato un’azienda esterna per intervenire», racconta un testimone.
La gru sale per portare gli operai a lavorare. Bisogna potare gli alberi del golf club Mirasole in via Karl Marx a Opera, comune del Milanese.
Il cestello che li trasporta - per motivi ancora da chiarire - cede e crolla al suolo da un'altezza di almeno 20 metri. Nell’incidente sono morti due operai, Dario Beira (69) e Angelo Giovanni Zanin (51), quest'ultimo anche titolare della Zanin vivai di Lungavilla, nel Pavese.
La terza persona coinvolta, un ragazzo di 25 anni, è stato trasportato in elicottero in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano.
L’azienda, da quanto risulta, lavorava periodicamente nel golf club, e l'intervento di mercoledì mattina avrebbe dovuto interessare un grande pioppo affetto da Armillaria, malattia che colpisce le piante alla radice e a causa della quale si stava procedendo a un abbattimento progressivo e controllato.
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sulle morti dei due operai. Il fascicolo, anche per lesioni colpose e al momento a carico di ignoti, è stato aperto dal pm di turno Enrico Pavone, che disporrà a breve l'autopsia sui cadaveri e che ha già sequestrato il macchinario. L'indagine sarà, poi, affidata al pool guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano e al momento è condotta dall'Ats (agenzia tutela salute), dai carabinieri, dalla Polizia locale di Opera, dai vigili del fuoco e anche dalla squadra specializzata di polizia giudiziaria della Procura di Milano. Verrà disposta anche una consulenza tecnica sulla piattaforma per verificare le cause della rottura del braccio meccanico. Sarà probabilmente necessario effettuare iscrizioni nel registro degli indagati a garanzia per tutti gli accertamenti.
La riduzione degli infortuni ed il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro continua ad essere una priorità nazionale. Le banche dati ed i sistemi di sorveglianza nazionali attivi registrano, con differenti livelli di profondità, informazioni su caratteristiche, modalità di accadimento e fattori causali degli eventi infortunistici.
Questi, però, rappresentano solo una minima parte delle situazioni che negli ambienti di lavoro espongono i lavoratori a rischi potenzialmente dannosi. Studi presenti in letteratura dimostrano che esiste una proporzione tra infortuni gravi, infortuni minori, incidenti e situazioni di pericolo.
Ad oggi in tema di SSL nella cultura italiana è ancora poco riconosciuta l’importanza di segnalare ed analizzare i near miss che avvengono negli ambienti di lavoro. A fronte di singole realtà di eccellenza, la maggioranza delle aziende non valorizza il patrimonio informativo derivante da situazioni ed accadimenti anomali rispetto alle procedure di lavoro e che per fortuna non hanno prodotto infortuni.
Da anni l’Inail sottolinea il tema dei near miss anche attraverso attività di ricerca per esempio con il Progetto CONDIVIDO (acronimo di Sviluppo di un modello intelligente a supporto di eCOsistemi virtuosi per la gestioNe Della conoscenza e della condIVIsione Dei near miss in cOmparti industriali) è un progetto di ricerca applicata, promosso da Inail Dimeila (Dip. Medicina Epidemiologia Igiene del Lavoro e Ambientale) in collaborazione con Università (Politecnico Milano, Unisalento) e Servizi di prevenzione Asl negli ambienti di lavoro (Asl Taranto, Ats Insubria, Ulss7 Veneto), che vuole da un lato fornire alle aziende, con particolare riferimento alle pmi, strumenti operativi di supporto per migliorare la capacità di autovalutazione e gestione dei fattori di rischio, dall’altro ampliare a livello nazionale le conoscenze sulle caratteristiche dei near miss, al fine di condividere indicazioni utili a sviluppare piani mirati di prevenzione sempre più efficaci.
L’ampliamento delle conoscenze sui fattori di rischio degli eventi, infortunistici e non, può consentire infatti di individuare linee di azione maggiormente efficaci per la riduzione dei rischi, sia sul versante pubblico che aziendale, dove l’accadimento di un near miss può impattare anche sulla produttività e sui costi dell’impresa.
Quando si parla di near miss è importante soffermarsi sui termini, visto che ad oggi non esiste una definizione universale. La caratteristica che accomuna i vari termini adottati per descrivere eventi imprevisti che non hanno portato infortuni è la ‘potenzialità’ di produrre conseguenze dannose per i lavoratori. Per il progetto si è convenuto di adottare una definizione chiara (in linea con quella indicata dall’ILO e dalla norma Uni Iso 45001): si intende near miss un incidente avvenuto nei luoghi di lavoro che non ha recato danno fisico al lavoratore, pur avendone il potenziale.
In occasione della “19° giornata della sicurezza – le azioni virtuose per la prevenzione”, organizzata a Taranto il 16 marzo 2023, saranno presentati alcuni risultati e strumenti realizzati nell’ambito del progetto CONDIVIDO, in particolare la piattaforma online sviluppata sia come strumento operativo a disposizione delle aziende ed organismi rappresentativi (associazioni, enti bilaterali, …) per la gestione a 360° dei near miss (segnalazione, analisi, trattamento), sia quale punto di riferimento per la costituzione di repertori nazionali di near miss (nel rispetto dell’anonimato e riservatezza dei dati).
L’adesione al progetto, per le singole imprese o per le organizzazioni/associazioni che le supportano, è quindi una concreta opportunità di usufruire di strumenti di supporto per ampliare le conoscenze sui near miss (occorsi ad esempio in più aziende della propria rete o in aziende dello stesso comparto) ed ottenere informazioni utili a migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, anche attraverso il rafforzamento di reti collaborative tra attori del sistema aziende e del sistema pubblico sul versante di salute e sicurezza sul lavoro.
In tale contesto, è fondamentale il ruolo delle associazioni e degli organismi paritetici/enti bilaterali, come supporto e monitoraggio delle attività prevenzionali delle imprese associate ed elemento di collegamento operativo con il partenariato istituzionale per il rafforzamento delle reti collaborative sui territori e l’attivazione di interventi mirati di assistenza alle aziende.
Il collegamento operativo, rappresentato sul tavolo di coordinamento territoriale ex art. 7 del D.lgs 81/08, può favorire percorsi di supporto condivisi tra pubblico e privato per rafforzare le performance prevenzionali delle imprese ed indirizzarle verso percorsi di qualificazione.
Fonte: Puntosicuro