ll Decreto PNRR, decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito in legge 29 aprile 2024, n. 56, non solo ha lo scopo di attuare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma presenta anche importanti cambiamenti in materia di sicurezza sul lavoro.
Un documento Inail sulla nuova prevenzione incendi presenta alcune raccomandazioni ai datori di lavoro ai fini di una corretta gestione della sicurezza antincendio in esercizio e in emergenza.
Oggi come oggi parlare di patente è complesso! In tanti sono a conoscenza dell’esistenza di tre diverse patenti: AM (quella che permette di guidare i cosiddetti cinquantini), A1 (che aumenta la cilindrata governabile a 125cc) e ovviamente la classica B.
Basterebbe questa distinzione per poter parlare dell’argomento al plurale; tuttavia, le patenti sono molte di più e si articolano in una complessa normativa che regola i grandi e piccoli mezzi, i rimorchi e pesi massimi.
Tutte le patenti sono identificate da un codice composto da lettere o da lettere e numeri attraverso i quali è spesso molto difficile orientarsi: AM, A1, A2, B, C, D e D1. Non è un messaggio in codice e nemmeno una strana formula, perché questa lunga combinazione di lettere e numeri identifica alcune patenti disponibili in Italia per guidare micro car, auto, 2 ruote, bus e furgoni, ovvero quelle di cui si fa menzione nel Codice della Strada.
Tutti le abbiamo studiate ai tempi della scuola guida, dove sono argomento d’esame, ma in pochi sanno associarle al corretto tipo di veicolo e ne ricordano le caratteristiche.
Tipi di patente: quali sono e come sono suddivise
Patente AM
Le fotocopiatrici e le stampanti laser possono produrre emissioni quali ozono, raggi ultravioletti, rumore, polveri di carta, domestiche o di toner, composti organici volatili (COV) e calore e la quantità di emissioni, i pericoli e i rischi per gli operatori dipendono dal tipo di apparecchio e dalle condizioni di utilizzo, come frequenza d'uso, caratteristiche del locale ecc.
Ecco alcune misure per evitare/ridurre i possibili disturbi per la salute dei lavoratori:
“Rispettate scrupolosamente le istruzioni riportate nel manuale d'uso del fabbricante, che devono essere chiare e inequivocabili. In caso contrario, contattate il negoziante.
Sistemate gli apparecchi in un locale ampio e ben ventilato.
Installate le apparecchiature di potenza elevata in ambienti separati dotandoli, se necessario, di un impianto di aspirazione locale.
Non orientate le bocchette di scarico dell’aria verso i collaboratori.
Sottoponete gli apparecchi a manutenzione periodica.
Optate per sistemi di toner chiusi.
Sostituite le cartucce del toner secondo le indicazioni del fabbricante e non apritele con violenza.
Rimuovete le tracce di toner con un panno umido o con un’aspirapolvere”.
Le stampanti, le fotocopiatrici e le polveri dei toner
La scheda ricorda che i toner sono “composti da materie termoplastiche (particelle polimeriche) nelle quali sono legati i pigmenti. I diametri delle particelle variano generalmente tra i 2 e i 10 µm con valori medi di circa 5 µm. Le polveri di toner sono quindi classificabili come polveri respirabili (in grado di penetrare negli alveoli polmonari)”.
Che cos’è la formazione blended, che tipo di mix offre e perché ha destato l’attenzione di aziende e università negli ultimi 10 anni?
Corso blended: significato
Fare formazione blended significa adottare un approccio che unisce elementi della formazione tradizionale ad attività online guidate da un formatore. A differenza dei corsi in modalità e-learning, le attività online non sostituiscono completamente le lezioni in aula; gli insegnanti usano la tecnologia per arricchire l’esperienza di apprendimento e ampliare le conoscenze degli utenti.
Ecco alcuni esempi di progettazione di un corso blended per capire modalità blended cosa significa e come funziona la formazione mista o blended learning: